NOTIZIA BELLISSIMA: GREEN HILL - FORESTALE SEQUESTRA ALLEVAMENTO DI BEAGLE....

La scorsa settimana ho incrociato una padrona di jack che conosco di vista e che mi ha detto di avere accolto una delle fattrici di Green Hill. Purtroppo, data anche l'età, rispetto a quel che viene detto del giovane Snoopy, questa cagnina ha ben altri problemi: con la gente è molto buona, mostruosamente remissiva, segue con attenzione con lo sguardo i movimenti delle persone, ma accetta le coccole a disagio, con un'aria vagamente rassegnata, per cui in famiglia tendono a lasciarla abbastanza in pace limitandosi a parlarle, in attesa di quando sarà lei a cercare il contatto.
Col jack convivente, molto tranquillo, ha un rapporto di reciproca semi-indifferenza, anche se l'unica scodinzolata rilassata che le han visto fare in queste settimane è stata appunto nel momento in cui li hanno presentati.
Ci ha messo oltre una settimana a sconfinare dall'ingresso dell'appartamento ed interessarsi (comunque con grande cautela ed entusiasmo zero) al resto delle stanze, che in ogni caso non ha ad oggi esplorato completamente: non sembrava tanto impaurita dagli spazi o dalle cose, piuttosto del tutto incapace di rendersi conto che lo spazio intorno a lei non si fermava ai 3 m per 2 prossimi alla porta.
Quel che veramente la terrorizza è il mondo esterno: la luce del sole, le foglie che muovono, gli effetti delle ombre, i rumori e gli spostamenti di auto e persone, la consistenza di erba ed asfalto... tutto nuovo e assolutamente spaventoso, per lei. Non si convince a varcare il portone nemmeno al seguito dell'altro cane, se portata in braccio diventa un blocco di marmo, con le palpitazioni a mille, e posta per terra resta rannicchiata e impietrita.
La padrona, peraltro assolutamente non pentita dell'adozione, non è tanto convinta del fatto che questa fase sia superabile, specie perchè ha notato che la piccola additìrittura non usa il naso, sembra sia terrificata già solo dagli odori che le arrivano senza che annusi attivamente in giro, cosa che palesemente evita di fare.
Dovrebbe avere 4 anni (ma dicono che a forza di gravidanze l'hanno conciata come se ne avesse il doppio), davvero tanti per una deprivazione superabile, in effetti.
Per ora più che pazientare, non forzarla mai e tentare di avviarsi a piccoli passi in un cammino che porti la cagnina almeno ad aver fiducia nei suoi umani (per cui magari un giorno potrà sporcare fuori e persino godersi una passeggiata) non si può fare.

Ciao Kiara ... Eh, mi pare che ci stia tutto, ahimè. Hai fatto bene a scrivere questa testimonianza. Cosa ci si poteva aspettare? Nessuna carezza, mai parole o coccole, mai luce del sole... Tutto ciò che si muove la pietrifica. E' possibile che non supererà mai i traumi subiti, ma non è detto che almeno in parte non sia possibile. E poi queste gravidanze a raffica. Come staremmo noi? Sono passata a Montichiari per vedere con i miei occhi e mi battevano i denti per quel silenzio innaturale. Ho fatto delle foto col cellulare. Brividi, Kiara. Una cosa che al solo pensiero mi viene la pelle d'oca. Pensa a cosa possono aver vissuto dentro quei allegri capannoni color pesca, dove dentro si sapeva ormai da anni cosa succedeva. Ho fatto alcune domande ad un paio di persone del posto; pare che gli stessi lavoratori (boia!) siano indagati. La cagnolina non può avere più di tre - quattro anni... L'età di tutti i cani di G H non superano questa soglia. Solo il tempo potrà dare una mano. Il fatto che non annusi è il dettaglio più raccappricciante... Lei aspettava la morte, non andare a fare un giretto con la padrona...
Questa signora ha avuto un gran coraggio e spero che la cagnina si riprenda, magari senza forzare i tempi e l'aiuto di un educatore cinofilo che la accompagni verso la luce. Potrebbe soffrire di depressione, niente di più facile. Ci vorrà tempo... :) Ciao

alessia81 ha scritto:http://www.tipresentoilcane.com/2012/08/17/snoopy-cucciolone-di-green-hill-al-centro-cinofilo-debu/

Spero di leggere altri articoli di questo tipo :)

in effetti stringe il cuore la descrizione riportata da Kiara, ci si deve sentire davvero impotenti sapendo che per migliorare la situazione non funziona nessuno dei rinforzi positivi usati normalmente, cioè i bocconcini, il gioco e le coccole...

alessia81 ha scritto:in effetti stringe il cuore la descrizione riportata da Kiara, ci si deve sentire davvero impotenti sapendo che per migliorare la situazione non funziona nessuno dei rinforzi positivi usati normalmente, cioè i bocconcini, il gioco e le coccole...

In tutta sincerità, al di là dei problemi pratici (vedi già solo la gestione igienica), io non ce la farei, a vedermi in casa un cane così: codardia ed egoismo miei, ma ho bisogno che il mio compagno a 4 zampe non sia innanzitutto fonte di depressione... Un periodo no, una malattia certo posson capitare, ci son già passata ed è inutile rifiutare di accettarli ed escluderli dalla propria storia con un cane: ma un animale che, a prescindere, mostra quotidianamente, oltre a terrore e diffidenza, meno interesse per la vita di un canarino in gabbia, va al di là di quello che potrei sopportare... anche se ovviamente non gliene si può fare una colpa, con quello che ha passato! Come dice Mara, credo che apatia e panico siano manifestazione di quella che per una persona si definirebbe depressione clinica... la signora in questione (una tipa "molto zen") mi diceva che in fondo quasi non ci si accorge della presenza della beagle in casa, ma io so che avrei il pensiero fisso al suo fortissimo disagio, mi è inconcepibile avere un cane accanto e, nella migliore delle ipotesi, sapere che per un tempo non definibile il rapporto con lui (l'unico che lui per primo può tollerare!) potrebbe essere lo stesso che hai con un vaso di gerani...
Quindi tanto di cappello a chi ce la fa a sopportare tutto ciò: e a me sembra impossibile siano TUTTI quelli che hanno richiesto un beagle di Green Hill... ma spero di sbagliarmi, per il bene dei cani.

E' proprio vero Kiara, non è da tutti riuscire a convivere con uno di questi poveri cani, ci vuole proprio una forte predisposizione e una grande forza.Anch'io come te forse non ce la farei.Mi auguro che le persone che li hanno adottati siano all'altezza.
Mi sono venuti i brividi sia dal tuo racconto e dalle parole di Mara,soprattutto dalla frase che aspettavano la morte e non la passeggiata.....davvero è stato un colpo al cuore.....povere bestie menomale che ora sono libere anche se purtroppo non del tutto, i segni di quelle atrocità li porteranno sempre.Ma ora qualcuno li potrà aiutare a superare tutto questo.....e spero tanto che la vita potrà sorridergli.....

è una cammino lungo, una dura battaglia e la vera vittoria sarà quella di vedere un giorno cani felici che crescono nell'amore di chi ha avuto il coraggio di prendersi cura di loro

Ciao a tutte... Il topic va avanti e questo dimostra che c'è chi si interessa ancora a questa brutta storia Vi lovvo!!! La sincerità di Kiara è disarmante e tutto ciò che un individuo si sente o meno di affrontare deve assolutamente essere libero, senza condizionamenti. E' giusto così. Se io avessi vissuto in una casa adeguata, forse mi sarei fatta avanti (ma erano già in tanti). Avere un cane apatico deve essere frustrante, ma quasi quasi questa scommessa me la sarei giocata. Pensate che soddisfazione poter avvicinare un cane che non ha nemmeno la coscienza di esistere in quanto tale, ed osservare passetto passetto ogni minimo progresso... Estenuante, lo so, lo posso immaginare, ma che sfida incredibile sarebbe... Si, ci vuole gente con la testa a posto. Qui cadono anche le leggi ataviche della seppur minima sopravvivenza (la cagna è depressa certamente e va curata). Qui non ci si può appellare nemmeno la linguaggio base dei cani, ai segnali calmanti, all'eccitamento e come abbassare la soglia dell'ansia. E' una pagina bianca... Devono entrare in gioco l'intuito e l'istinto ed è una partita difficilissima non solo per il cane, ma anche per l'equilibrio mentale di chi ha preso questo impegno allucinante. Chapeau davvero!!! Io spero che la task force e la disponibilità dati (si era detto che l'avrebbero fatto) educatori cinofili possa supportare le persone come la signora "zen". :) Un'amica di Brescia dice che il suo cucciolo sta bene e inizia a rompere all'altro cane di casa. Andiamo avanti... Mi fa piacere vedere come anche Ti presento il cane si stia interessando da così vicino l'evolversi del recupero di questi poveri cani. Ricostruire un'identità demolita in toto da mesi e anni di sopprusi è ardua impresa. La partita è aperta ... Continuo ad essere fiduciosa (Che brutto posto, ragazze mie...) Ho visto il filo spinato oltre il quale si passavano quei 5 o 6 cuccioli a maggio... Battevo i denti e piangevo... Che sensazione allucinante...

Mi va di raccontarvi brevemente invece una testimonianza positiva.
Come avevo detto precedentemente, una mia amica ha adottato un beagle, è un cucciolone di 10 mesi. A parte il ritorno in auto che è stato disastroso (è stato proprio male male), a casa poi, passata la prima giornata è andata alla grande! Soprattutto col suo labrador, l'anziano di casa ha accettato subito il piccoletto invitandolo al gioco tantissime volte, il piccolo all'inizio non rispondeva ma si appiattiva a terra alle "volate" del labrador su di lui, poi timidamente con una zampina l'ha chiamato...e dà lì è stata fatta! Giocano tantissimo nel giardino di casa, dormono nella stessa stanza, addirittura il piccolo dorme sul tappetino che stava dentro la cuccia del labrador che pare glielo abbia donato.
All'inizio il labrador non voleva che il beagle bevesse dalla sua ciotola, ma poi adesso addirittura se le scambiano. L'unica cosa ancora li separa quando mangiano (credo giustamente).
Fuori dal giardino però ancora non ci sono andati, anche perchè vogliono prima ripetere la profilassi dei vaccini (non si sa mai), dopodichè usciranno un pò.
La mia amica è convinta che gran cosa sia la convivenza col labrador più vecchio (poi c'è anche una barboncina ancora più vecchia ma diciamo che non entra nei rapporti sociali canini..si fa i fatti suoi al piano superiore in pratica): quando c'è un rumore o qualcosa di "strano", il beagle alza subito la testa, ma guarda come reagisce il labrador e vedendo la sua reazione fa di conseguenza. Esempio tipo A: rumore forte proveniente dalla strada, il labrador non si muove allora tutto è ok. Esempio tipo B: ci sono i gatti del vicino sul balcone, il labrador corre ed abbaia come un forsennato allora ci va anche il beagle perchè è così che si fa.

Che dire Kiara....solo a pensare di avere per casa un'anima così....mi fa veramente sentir male...

Credo sia veramente difficile recuperare qst cani....si parla di imprinting...ma qui l'imprinting dove è???nasci in una scatola, vivi in una scatola, muori in una scatola.....
Povera piccola, meglio non forzarla e aver pazienza, magari cercare di capire che cosa le piace....piano piano verrà fuori, poi è anke carattere....

Che bello Giulia, certo x un cucciolotto avere un punto di riferimento ke "parli la tua stessa lingua" è fondamentale, credo ke qst 2 saranno sempre più legati.

«Ecco come morivano i beagle di Green Hill»
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