Ho visto cose che voi umani...

Ciao, ieri nel solito giro quotidiano nei campi io e Sean abbiamo incontrato una setter di 3 anni con il suo padrone. Sono rimastasconvolta dall'obbedienza di quel cane. essendo una riserva di caccia, la zona dove porto Sean è piena di fagiani, lepri e anche una piccola famiglia di caprioli. Ovviamente Sean appena vede un animale gli corre dietro, e devo aspettare una buona mezz'ora prima che faccia ritorno, nonostante richiami vari. Ieri la setterina si è trovata faccia a faccia con una lepre, il suo padrone l'ha richiamata con un fischietto e lei, senza nessun tentennamento,è corsa da lui. Sono rimasta di stucco, cosa c'è di più allettante per un cane da caccia di una lepre?Eppure per lei il richiamo del padrone è stato più forte. Credevo che una cosa del genere fosse impossibile, ci riuscirò mai con Sean????

Guarda io mi sono chiesta la stessa cosa in expo l'altro giorno: il cane che ha vinto aveva occhi solo per il suo padrone, nemmeno si guardava intorno! Il mio invece era un continuo tirare per andare ad annusare e giocare. Io credo che chi per lavoro usa il cane quindi allevatori e cacciatori ad esempio, abbia un rapporto che non so se noi semplici padroni possiamo avere perché le sue giornate sono dedicate al cane ed agli insegnamenti. Ti dirò però che per adesso a me va bene così, sono felice che il mio cucciolone cerchi i suoi simili e giochi! Se x te è un problema che Sean scappi dovresti lavorare di più con lui sul richiamo però devi essere paziente e costante

Lunedì cominciamo il corso collettivo, cercherò di affrontare questo argomento, ieri mentre eravamo nei campi e scappato ed è corso in strada per andare da altri cani, meno male che passava in macchina una mia amica che me l'ha prontamente riportato!!!Il mio terrore è che si perda o si faccia male..

Sicuramente ci sarà una componenete educativa in più, ma per come la vedo io c'è una differenza fondamentale tra un Setter ed un Jack: la razza. Il Setter è fatto per cacciare con e per il padrone, non è un cane che va a caccia da solo, non avrebbe senso perchè è stato creato per individuare la preda (prima con il fiuto e poi con la ferma) e quindi farla muovere al segnale del padrone che può così sparare. Un Setter che non ha queste capacità ma prende iniziative non è un buon cane nell'ambito della razza perchè fa scappare la selvaggina; in parole povere i setter sono cani da caccia "calma", usano il fiuto, sanno pazientare e sono molto devoti al padrone. Per il Jack la cosa totalmente diversa......intanto sono Terrier, è già questo è sinonimo di iperattività, eccitabilità e testardaggine.....la caccia con il jack è molto istintiva.....il cane in tana va da solo, non c'è il padrone che lo controlla là sotto e la bravura del cane sta nel sapersela cavare da solo, appunto, nel non farsi mordere e se possibile evitare lo scontro diretto (almeno così dovrebbe essere). In caso di piccole prede come possono essere topi, lucertole ed uccelletti, l'istinto da cacciatore prevale e li porta ad uccidere e divorare. E' una razza nata per cavarsela da sola, rustica, indipendente e pronta a prendere decisioni in libertà.......non dimentichiamoci che vivevano nelle stalle e i padroni dell'epoca più che dargli da mangiare non facevano, poi li prendevano e li portavano a caccia dei nocivi, ma dovevano cavarsela da soli, con l'istinto ed il carattere.
Oggigiorno i Jack sono cani sfrustrati......spesso chiusi in casa, in città e sul cemento. Possiamo impegnarci quanto vogliamo a farli svagare ma non è la stessa cosa della vita libera in una fattoria......per questo motivo diventano ancora più iperattivi, morbosi o anche eccessivi nei comportamenti come l'aggressività; vero è anche che la razza sta un pochino cambiano......la famosa diatriba inglese-australiano si incentra anche su questo....... io non sono così netta nella divisione, ma effettivamente c'è una differenza caratteriale tra linee e linee, tipi e tipi, nazioni e nazioni, allevamenti e allevamenti, nell'ambito della stessa razza. La cosa non credo sia positiva, per me la verità sta nel mezzo......
Ritornando all'addestramento/educazione del cane......a queste cose si dovrebbe pensare prima, e cioè quando il cucciolo è ancora molto piccolo, appena arrivato a casa. Questo perchè le componenti ed i collegamenti o vie neurali si formano in giovane età e poi non cambieranno più di tanto. Un cucciolo correttamente ed opportunamente stimolato in positivo, in modo ampio e completo per ciò che ci interessa, sarà un adulto più equilibrato, più collaborativo e più comunicativo. La chiave di tutto siamo sempre noi umani, i cuccioli sono pagine bianche, siamo noi che andiamo a scriverci sopra tutto.....dal come-dove-quando fare i bisogni primari a cose complesse come premere tasti del telefono. Avete presente quel jack che spopola su youtube, Jessy? Ecco, quel cane non è più intelligente degli altri, ma il suo proprietario deve avergli dedicato molto tempo quando era cucciolo ed aperto tutte le porte che lo hanno poi reso capace di imparare tutto quello che fa e che ancora lo renderanno capace di imparare. Se il cucciolo "impara ad imparare" cioè sviluppa una certa "forma mentis" grazie a noi, sarà un piacevolissimo compagno di vita. Se non lo fa non diventa un mostro, ma la differenza c'è.
Per quanto riguarda i cani da expò, per loro è una ripetizione continua delle stesse cose, diventa una routine come lo è la routine di casa per i nostri beniamini, e a volte è molto noioso ed i cani perdono interesse e vivacità perciò risultano calmi ed indifferenti....addirittura arrivano a rifiutarsi di sfilare.

Scusate la lungaggine....sto studiando troppo ultimamente
ciaooo

In gergo (da cacciatori) quando un cane si allontana molto dal padrone si dice che è "scollegato", ovvero se ne va per i fatti suoi. Di solito i cacciatori che vanno in una zona di caccia e perdono il cane non stanno neanche ad aspettare che torni, si inkazzano perchè gli ha rovinato la giornata di caccia e lo lasciano al suo destino, di solito tremendo.
Si sa che i cacciatori sono personaggi senza alcuno scrupolo verso i cani, forse gliene frega qualcosa se il cane vale dei soldi ma se è un cane da poco non gliene può fregare di meno.
Il mio cane è completamente "scollegato" da me, ovvero mi gira intorno se sa che ho dei giochini o dei bocconcini da offrire, ma se capisce che non esce niente si va a fare i fatti suoi. Purtroppo credo che dipenda molto dal carattere del cane, e sicuramente l'addestramento può fare miracoli con un cane scollegato. Come mi ha detto una comportamentalista tempo fa "devo rendermi interessante per il mio cane, altrimenti lui gli stimoli se li cerca da solo" e poi sono guai.

Chiara ha scritto:Oggigiorno i Jack sono cani sfrustrati......spesso chiusi in casa, in città e sul cemento. Possiamo impegnarci quanto vogliamo a farli svagare ma non è la stessa cosa della vita libera in una fattoria......per questo motivo diventano ancora più iperattivi, morbosi o anche eccessivi nei comportamenti come l'aggressività; vero è anche che la razza sta un pochino cambiano......la famosa diatriba inglese-australiano si incentra anche su questo....... io non sono così netta nella divisione, ma effettivamente c'è una differenza caratteriale tra linee e linee, tipi e tipi, nazioni e nazioni, allevamenti e allevamenti, nell'ambito della stessa razza. La cosa non credo sia positiva, per me la verità sta nel mezzo......
Ritornando all'addestramento/educazione del cane......a queste cose si dovrebbe pensare prima, e cioè quando il cucciolo è ancora molto piccolo, appena arrivato a casa. Questo perchè le componenti ed i collegamenti o vie neurali si formano in giovane età e poi non cambieranno più di tanto. Un cucciolo correttamente ed opportunamente stimolato in positivo, in modo ampio e completo per ciò che ci interessa, sarà un adulto più equilibrato, più collaborativo e più comunicativo. La chiave di tutto siamo sempre noi umani, i cuccioli sono pagine bianche, siamo noi che andiamo a scriverci sopra tutto.....dal come-dove-quando fare i bisogni primari a cose complesse come premere tasti del telefono. Avete presente quel jack che spopola su youtube, Jessy? Ecco, quel cane non è più intelligente degli altri, ma il suo proprietario deve avergli dedicato molto tempo quando era cucciolo ed aperto tutte le porte che lo hanno poi reso capace di imparare tutto quello che fa e che ancora lo renderanno capace di imparare. Se il cucciolo "impara ad imparare" cioè sviluppa una certa "forma mentis" grazie a noi, sarà un piacevolissimo compagno di vita. Se non lo fa non diventa un mostro, ma la differenza c'è.
Per quanto riguarda i cani da expò, per loro è una ripetizione continua delle stesse cose, diventa una routine come lo è la routine di casa per i nostri beniamini, e a volte è molto noioso ed i cani perdono interesse e vivacità perciò risultano calmi ed indifferenti....addirittura arrivano a rifiutarsi di sfilare.

Scusate la lungaggine....sto studiando troppo ultimamente
ciaooo

Super...... Straquoto

DjSeta ha scritto:In gergo (da cacciatori) quando un cane si allontana molto dal padrone si dice che è "scollegato", ovvero se ne va per i fatti suoi. Di solito i cacciatori che vanno in una zona di caccia e perdono il cane non stanno neanche ad aspettare che torni, si inkazzano perchè gli ha rovinato la giornata di caccia e lo lasciano al suo destino, di solito tremendo.
Si sa che i cacciatori sono personaggi senza alcuno scrupolo verso i cani, forse gliene frega qualcosa se il cane vale dei soldi ma se è un cane da poco non gliene può fregare di meno.
Il mio cane è completamente "scollegato" da me, ovvero mi gira intorno se sa che ho dei giochini o dei bocconcini da offrire, ma se capisce che non esce niente si va a fare i fatti suoi. Purtroppo credo che dipenda molto dal carattere del cane, e sicuramente l'addestramento può fare miracoli con un cane scollegato. Come mi ha detto una comportamentalista tempo fa "devo rendermi interessante per il mio cane, altrimenti lui gli stimoli se li cerca da solo" e poi sono guai.

Non generalizzare. Ci sono cacciatori che sono grandi cinofili!

[quote="elena&eric
Non generalizzare. Ci sono cacciatori che sono grandi cinofili![/quote]

Straquoto

Il collegamento si può avere anche con i jack basta lavorarci un po' e ovvio che se i miei cani mi stanno vicino solo se ho bocconi o giochi c'è qualcosa che non va.

DjSeta ha scritto:In gergo (da cacciatori) quando un cane si allontana molto dal padrone si dice che è "scollegato", ovvero se ne va per i fatti suoi. Di solito i cacciatori che vanno in una zona di caccia e perdono il cane non stanno neanche ad aspettare che torni, si inkazzano perchè gli ha rovinato la giornata di caccia e lo lasciano al suo destino, di solito tremendo.
Si sa che i cacciatori sono personaggi senza alcuno scrupolo verso i cani, forse gliene frega qualcosa se il cane vale dei soldi ma se è un cane da poco non gliene può fregare di meno.
Il mio cane è completamente "scollegato" da me, ovvero mi gira intorno se sa che ho dei giochini o dei bocconcini da offrire, ma se capisce che non esce niente si va a fare i fatti suoi. Purtroppo credo che dipenda molto dal carattere del cane, e sicuramente l'addestramento può fare miracoli con un cane scollegato. Come mi ha detto una comportamentalista tempo fa "devo rendermi interessante per il mio cane, altrimenti lui gli stimoli se li cerca da solo" e poi sono guai.

Di solito i cacciatori, quando perdono il cane, passano notti e giorni in giro a cercarlo, appendono volantini, chiamano canili e veterinari della zona e spargon la voce a tutti i loro amici cacciatori che si attivano per trovarlo.

Fidati è così.

E sai che i cacciatori spendon anche migliaia di euro di veterinario per i loro cani da poco???

dipende dai cacciatori...

Chiara ho letto con piacere la tua spiegazione complimenti
Per quanto riguarda i cani da expò, per loro è una ripetizione continua delle stesse cose, diventa una routine come lo è la routine di casa per i nostri beniamini, e a volte è molto noioso ed i cani perdono interesse e vivacità perciò risultano calmi ed indifferenti....addirittura arrivano a rifiutarsi di sfilare. non l'ho detto per non essere offensiva ma sinceramente anch'io la penso così ...

Delle sfilate a me non interessa..mi preme la sua sicurezza. Se non torna a un mio richiamo o non si ferma quando glielo dico potrebbe cacciarsi nei guai..

fra*rocky & alice* ha scritto:

DjSeta ha scritto:In gergo (da cacciatori) quando un cane si allontana molto dal padrone si dice che è "scollegato", ovvero se ne va per i fatti suoi. Di solito i cacciatori che vanno in una zona di caccia e perdono il cane non stanno neanche ad aspettare che torni, si inkazzano perchè gli ha rovinato la giornata di caccia e lo lasciano al suo destino, di solito tremendo.
Si sa che i cacciatori sono personaggi senza alcuno scrupolo verso i cani, forse gliene frega qualcosa se il cane vale dei soldi ma se è un cane da poco non gliene può fregare di meno.
Il mio cane è completamente "scollegato" da me, ovvero mi gira intorno se sa che ho dei giochini o dei bocconcini da offrire, ma se capisce che non esce niente si va a fare i fatti suoi. Purtroppo credo che dipenda molto dal carattere del cane, e sicuramente l'addestramento può fare miracoli con un cane scollegato. Come mi ha detto una comportamentalista tempo fa "devo rendermi interessante per il mio cane, altrimenti lui gli stimoli se li cerca da solo" e poi sono guai.

Di solito i cacciatori, quando perdono il cane, passano notti e giorni in giro a cercarlo, appendono volantini, chiamano canili e veterinari della zona e spargon la voce a tutti i loro amici cacciatori che si attivano per trovarlo.

Fidati è così.

E sai che i cacciatori spendon anche migliaia di euro di veterinario per i loro cani da poco???

Io purtroppo ho sentito storie veramente brutte sui cani da caccia, e i pochi cacciatori che conosco trattano i propri cani con lo stessa cura con cui trattano un qualsiasi strumento da caccia, ma sempre con molto distacco. Un mio amico ha avuto il coraggio di cambiare una decina di cani in pochi anni, comprati, provati e rivenduti, magari per guadagnarci poche centinaia di euro, mica migliaia. Penso che se uno ami il proprio cane non lo venderebbe per nessuna cifra al mondo, e non sto parlando di allevatori che vendono cuccioli, loro devono farlo per vivere, ma di uno qualsiasi di noi che venderebbe il proprio cane per guadagno. Cmq ho capito che i cacciatori vedono nei cani solo uno strumento di caccia, non un essere vivente con le proprie esigenze o da amare e la cosa mi da un tremendo fastidio, che ci posso fare?

Che cacciatori gentiluomini conosce Fra.....io mai sentito storie del genere! anzi spesso e volentieri una domenica si e una no, trovo qlc cane in giro vicino casa che si è perso, una volta mi son sentita in colpa x giorni e giorni, qnd ho kiamato il numero di cell sul collare ed è arrivato il padrone....dovevate vedere come mi ha guardato quel cane...come a dire..."xchè???xchè l'hai fatto???"

Certo, non tutti son così, ma la maggior parte si.Qnt ne avrei di storie da raccontare.....

Straquoto Chiara che come sempre è chiara, limpida, recoaro nelle sue spiegazioni.

Chiara ha scritto:Sicuramente ci sarà una componenete educativa in più, ma per come la vedo io c'è una differenza fondamentale tra un Setter ed un Jack: la razza. Il Setter è fatto per cacciare con e per il padrone, non è un cane che va a caccia da solo, non avrebbe senso perchè è stato creato per individuare la preda (prima con il fiuto e poi con la ferma) e quindi farla muovere al segnale del padrone che può così sparare. Un Setter che non ha queste capacità ma prende iniziative non è un buon cane nell'ambito della razza perchè fa scappare la selvaggina; in parole povere i setter sono cani da caccia "calma", usano il fiuto, sanno pazientare e sono molto devoti al padrone. Per il Jack la cosa totalmente diversa......intanto sono Terrier, è già questo è sinonimo di iperattività, eccitabilità e testardaggine.....la caccia con il jack è molto istintiva.....il cane in tana va da solo, non c'è il padrone che lo controlla là sotto e la bravura del cane sta nel sapersela cavare da solo, appunto, nel non farsi mordere e se possibile evitare lo scontro diretto (almeno così dovrebbe essere). In caso di piccole prede come possono essere topi, lucertole ed uccelletti, l'istinto da cacciatore prevale e li porta ad uccidere e divorare. E' una razza nata per cavarsela da sola, rustica, indipendente e pronta a prendere decisioni in libertà.......non dimentichiamoci che vivevano nelle stalle e i padroni dell'epoca più che dargli da mangiare non facevano, poi li prendevano e li portavano a caccia dei nocivi, ma dovevano cavarsela da soli, con l'istinto ed il carattere.
Oggigiorno i Jack sono cani sfrustrati......spesso chiusi in casa, in città e sul cemento. Possiamo impegnarci quanto vogliamo a farli svagare ma non è la stessa cosa della vita libera in una fattoria......per questo motivo diventano ancora più iperattivi, morbosi o anche eccessivi nei comportamenti come l'aggressività; vero è anche che la razza sta un pochino cambiano......la famosa diatriba inglese-australiano si incentra anche su questo....... io non sono così netta nella divisione, ma effettivamente c'è una differenza caratteriale tra linee e linee, tipi e tipi, nazioni e nazioni, allevamenti e allevamenti, nell'ambito della stessa razza. La cosa non credo sia positiva, per me la verità sta nel mezzo......
Ritornando all'addestramento/educazione del cane......a queste cose si dovrebbe pensare prima, e cioè quando il cucciolo è ancora molto piccolo, appena arrivato a casa. Questo perchè le componenti ed i collegamenti o vie neurali si formano in giovane età e poi non cambieranno più di tanto. Un cucciolo correttamente ed opportunamente stimolato in positivo, in modo ampio e completo per ciò che ci interessa, sarà un adulto più equilibrato, più collaborativo e più comunicativo. La chiave di tutto siamo sempre noi umani, i cuccioli sono pagine bianche, siamo noi che andiamo a scriverci sopra tutto.....dal come-dove-quando fare i bisogni primari a cose complesse come premere tasti del telefono. Avete presente quel jack che spopola su youtube, Jessy? Ecco, quel cane non è più intelligente degli altri, ma il suo proprietario deve avergli dedicato molto tempo quando era cucciolo ed aperto tutte le porte che lo hanno poi reso capace di imparare tutto quello che fa e che ancora lo renderanno capace di imparare. Se il cucciolo "impara ad imparare" cioè sviluppa una certa "forma mentis" grazie a noi, sarà un piacevolissimo compagno di vita. Se non lo fa non diventa un mostro, ma la differenza c'è.
Per quanto riguarda i cani da expò, per loro è una ripetizione continua delle stesse cose, diventa una routine come lo è la routine di casa per i nostri beniamini, e a volte è molto noioso ed i cani perdono interesse e vivacità perciò risultano calmi ed indifferenti....addirittura arrivano a rifiutarsi di sfilare.

Scusate la lungaggine....sto studiando troppo ultimamente
ciaooo

pollice in su x chiara

DjSeta ha scritto:
Io purtroppo ho sentito storie veramente brutte sui cani da caccia, e i pochi cacciatori che conosco trattano i propri cani con lo stessa cura con cui trattano un qualsiasi strumento da caccia, ma sempre con molto distacco. Un mio amico ha avuto il coraggio di cambiare una decina di cani in pochi anni, comprati, provati e rivenduti, magari per guadagnarci poche centinaia di euro, mica migliaia. Penso che se uno ami il proprio cane non lo venderebbe per nessuna cifra al mondo, e non sto parlando di allevatori che vendono cuccioli, loro devono farlo per vivere, ma di uno qualsiasi di noi che venderebbe il proprio cane per guadagno. Cmq ho capito che i cacciatori vedono nei cani solo uno strumento di caccia, non un essere vivente con le proprie esigenze o da amare e la cosa mi da un tremendo fastidio, che ci posso fare?

quoto, e ho sentito e soprattutto visto cose tristi se non raccapriccianti al riguardo. spesso (non dico sempre, ma spesso) sotto l'apparenza "cinofila" c'è davvero un letamaio. Provate a vedere nei canili quanti cani ci sono che sono stati "abbandonati dal padrone cacciatore perché non erano bravi", loo si legge davvero molto-troppo spesso

DjSeta ha scritto:

fra*rocky & alice* ha scritto:

DjSeta ha scritto:In gergo (da cacciatori) quando un cane si allontana molto dal padrone si dice che è "scollegato", ovvero se ne va per i fatti suoi. Di solito i cacciatori che vanno in una zona di caccia e perdono il cane non stanno neanche ad aspettare che torni, si inkazzano perchè gli ha rovinato la giornata di caccia e lo lasciano al suo destino, di solito tremendo.
Si sa che i cacciatori sono personaggi senza alcuno scrupolo verso i cani, forse gliene frega qualcosa se il cane vale dei soldi ma se è un cane da poco non gliene può fregare di meno.
Il mio cane è completamente "scollegato" da me, ovvero mi gira intorno se sa che ho dei giochini o dei bocconcini da offrire, ma se capisce che non esce niente si va a fare i fatti suoi. Purtroppo credo che dipenda molto dal carattere del cane, e sicuramente l'addestramento può fare miracoli con un cane scollegato. Come mi ha detto una comportamentalista tempo fa "devo rendermi interessante per il mio cane, altrimenti lui gli stimoli se li cerca da solo" e poi sono guai.

Di solito i cacciatori, quando perdono il cane, passano notti e giorni in giro a cercarlo, appendono volantini, chiamano canili e veterinari della zona e spargon la voce a tutti i loro amici cacciatori che si attivano per trovarlo.

Fidati è così.

E sai che i cacciatori spendon anche migliaia di euro di veterinario per i loro cani da poco???

Io purtroppo ho sentito storie veramente brutte sui cani da caccia, e i pochi cacciatori che conosco trattano i propri cani con lo stessa cura con cui trattano un qualsiasi strumento da caccia, ma sempre con molto distacco. Un mio amico ha avuto il coraggio di cambiare una decina di cani in pochi anni, comprati, provati e rivenduti, magari per guadagnarci poche centinaia di euro, mica migliaia. Penso che se uno ami il proprio cane non lo venderebbe per nessuna cifra al mondo, e non sto parlando di allevatori che vendono cuccioli, loro devono farlo per vivere, ma di uno qualsiasi di noi che venderebbe il proprio cane per guadagno. Cmq ho capito che i cacciatori vedono nei cani solo uno strumento di caccia, non un essere vivente con le proprie esigenze o da amare e la cosa mi da un tremendo fastidio, che ci posso fare?

Io sono figlio di un cacciatore che ha sempre amato e rispettato i cani suoi e degli altri , mai maltrattato o abbandonato un cane . Con questo non voglio dire che non esistano casi di comportamenti deplorevoli da parte dei cacciatori con i propri cani , ma penso che i cani abbandonati in strada o maltrattati non siano tutte razze da caccia .......

Comunque , tornando all'argomento del topic , ho visto una notevole differenza tra i miei precedenti cani da caccia ( setter , breton , bracchi e spinoni ) e il JRT . Ho notato che il JRT e' un cane molto indipendente , difficilmente si comporta in modo da compiacere al "padrone" , ha le idee chiare su cosa vuole fare e va diritto allo scopo . Insomma mio padre dopo 50 anni di addestarmento di cani da caccia si e' trovato in difficoltà con il nostro nano peloso Spike .
Lui lo guarda , sembra capire cosa vuole , e fa altro
Comunque un minimo di obbedienza spero di ottenerla con la pazienza , se non altro per evitare che Spike , non rispondendo agli ordini , si metta in situazioni di pericolo .

Con il mio c'è un ottima intesa , è un testone è vero, però a volte basta un movimento con gli occhi e lui capisce alla prima , per non avere avuto un vero addestramento sono contento , tranne in un occasione,con i rumori improvvisi è un casino, se è libero durante il giro (( abito in campagna e quindi non c'è pericolo che venga investito)) mi scappa per trovarlo poi tremolante fuori dalla porta ...
purtroppo non l'ho mai abituato e ora è probabilmente troppo tardi...

"Lui mi guarda , sembra capire cosa voglio , e fa altro" ecco, questo riassume esattamente il comportamento di Sean. Ieri ha fiutato una femmina in calore e non c'è stato niente da fare, si è fatto qualche chilometro di corsa e poi è tornato da me..come se nulla fosse!!

Ho adottato anche il fischietto ad ultrasuoni, lui non si volta nemmeno, ma in compenso corrono da me tutti gli altri cani che sono in giro..

Perillo Floriana ha scritto:"Lui mi guarda , sembra capire cosa voglio , e fa altro" ecco, questo riassume esattamente il comportamento di Sean. Ieri ha fiutato una femmina in calore e non c'è stato niente da fare, si è fatto qualche chilometro di corsa e poi è tornato da me..come se nulla fosse!!

procurati una femmina in calore da tenerti sempre vicino

AH..Ah..in alternativa avevo pensato a una coscia di pollo..non è la stessa cosa ma lo attizza anche quella..

Perillo Floriana ha scritto:AH..Ah..in alternativa avevo pensato a una coscia di pollo..non è la stessa cosa ma lo attizza anche quella..

Ti posso dare un consiglio, prova a portarti dei bocconcini e/o dei giochini quando vai fuori con lui, con Oliver funziona, anche se non è matematica la cosa, nel senso che per lui vale la regola "ubi major minor cessat", quindi se arriva qualcosa di ancora più interessante l'unico modo per fermarlo sarebbe sparargli nelle zampe, ma nun se po fa'...

Perillo Floriana ha scritto:"Lui mi guarda , sembra capire cosa voglio , e fa altro" ecco, questo riassume esattamente il comportamento di Sean. Ieri ha fiutato una femmina in calore e non c'è stato niente da fare, si è fatto qualche chilometro di corsa e poi è tornato da me..come se nulla fosse!!

quello che mi fa impazzire e' quando ti guardano con quell'espressione tipo " CHI ... IO ? "