L'influenza dell'ambiente nella selezione del Jack Russell
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ALEeTANIA
Claudios
Cleo
tinpa
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L'influenza dell'ambiente nella selezione del Jack Russell
Sicuramente un tema trattato a iosa, un po' dappertutto..ma ho l'impressione ( mi auguro sinceramente di no!!!) che nell'allevamento di alcune razza "taglia piccola", ed in questo caso non da meno x il ns. Jack Russell, si stia un po' trascurando l'elemento "cardine", ossia l'ambiente dell'allevamento, che secondo la mia diretta esperienza influenza "tantissimo" l'allevamento e la selezione di un po' di tutte la razze di animali, vuoi da compagnia, vuoi da reddito.Esperienza di una vita scaturita nell'allevamento e selezione dei cavalli da salto, differenze le ho notate "a lungo termine" a volte semplicemente cambiando i vari paddock di stabulazione; ora mi chiedo, possibile che una razza come il Jack sia (addirittura) allevata in un appartamento?
Daccordo la scelta dei ceppi di origine e quanto vogliamo,....ma poi?
Questi Jack allevati in appartamento,oppure in ambienti angusti e stretti al pari delle galline "ovaiole" cosa daranno a "lungo termine"?
Certo, a "breve termine" possono dar luce anche a soggetti molto promettenti, ed addirittura Campioni di Bellezza, di Lavoro, ma poi continuando?Siamo difronte alla nascita di un nuovo tipo di Jack?
Non vuole essere un topic provocatorio,ma semplicemente riflessivo...
Daccordo la scelta dei ceppi di origine e quanto vogliamo,....ma poi?
Questi Jack allevati in appartamento,oppure in ambienti angusti e stretti al pari delle galline "ovaiole" cosa daranno a "lungo termine"?
Certo, a "breve termine" possono dar luce anche a soggetti molto promettenti, ed addirittura Campioni di Bellezza, di Lavoro, ma poi continuando?Siamo difronte alla nascita di un nuovo tipo di Jack?
Non vuole essere un topic provocatorio,ma semplicemente riflessivo...
Re: L'influenza dell'ambiente nella selezione del Jack Russell
Io ne ho uno che è nato in un maneggio condividendo un box con un vitello e l'altro nato in appartamento, o meglio in un recinto all'interno di un giardino di una villetta.
Risultato quello nato nel maneggio è tranquillissimo e rilassato, quello nato nel recinto è terribilmente agitato.
A mio parere non vedo dove sia il problema se nascono in appartamento, dipende dall'ambiente che trovano e da come sono allevati, se sono trattati con affetto saranno affettuosi, se sono allevati in giardino dove vedono l'uomo una o due volte al giorno saranno ribelli!
Risultato quello nato nel maneggio è tranquillissimo e rilassato, quello nato nel recinto è terribilmente agitato.
A mio parere non vedo dove sia il problema se nascono in appartamento, dipende dall'ambiente che trovano e da come sono allevati, se sono trattati con affetto saranno affettuosi, se sono allevati in giardino dove vedono l'uomo una o due volte al giorno saranno ribelli!
tinpa- Numero di messaggi : 6468
Età : 61
Località : Alessandria
Data d'iscrizione : 17.01.09
Re: L'influenza dell'ambiente nella selezione del Jack Russell
tinpa ha scritto:
A mio parere non vedo dove sia il problema se nascono in appartamento, dipende dall'ambiente che trovano e da come sono allevati, se sono trattati con affetto saranno affettuosi, se sono allevati in giardino dove vedono l'uomo una o due volte al giorno saranno ribelli!
...le condizioni d'allevamento (appartamento, pianura,montagna, zone paludose,etc..) hanno sempre "condizionato" la singola razza, e non dipende "solo ed unicamente" dall'amore che mettiamo nell'allevarle (che resta comunque importante); quello che Lei riporta e' un "risultato a breve termine".
Re: L'influenza dell'ambiente nella selezione del Jack Russell
io idem come Paolo...
femmina nata in appartamento ed è una scatenata se la si lascia in campagna, maschio nato in una stalla in mezzo a vacche ed è più tranquillo.
Non ho capito molto che cosa intendi con "risultato a breve termine" e risultato a "lungo termine"...
credo che i risultati dipendano dallo stile di vita al quale sono abituati i cani.
femmina nata in appartamento ed è una scatenata se la si lascia in campagna, maschio nato in una stalla in mezzo a vacche ed è più tranquillo.
Non ho capito molto che cosa intendi con "risultato a breve termine" e risultato a "lungo termine"...
credo che i risultati dipendano dallo stile di vita al quale sono abituati i cani.
Cleo- Numero di messaggi : 4525
Età : 35
Località : Vercelli
Data d'iscrizione : 17.03.10
Re: L'influenza dell'ambiente nella selezione del Jack Russell
Per risultato "a breve termine" intendo il "prodotto" creato recentemente; invito,pero', a riflettere anche sui tipi morfologici ( dopo anni- a lungo termine) scaturenti dai vari tipi di allevamento...e non solo sui caratteri...
Re: L'influenza dell'ambiente nella selezione del Jack Russell
beh ma i tipi morfologici cosa centrano col fatto che il cane viva in appartamento o in un box in campagna?
chi alleva in appartamento magari porta fuori in campagna più spesso i propri cani e quindi gli fa fare più movimento di chi li alleva all'aperto che magari li tiene solo nelle gabbie... (è un esempio a caso, nessuno si senta tirato in ballo please!!!)
chi alleva in appartamento magari porta fuori in campagna più spesso i propri cani e quindi gli fa fare più movimento di chi li alleva all'aperto che magari li tiene solo nelle gabbie... (è un esempio a caso, nessuno si senta tirato in ballo please!!!)
Cleo- Numero di messaggi : 4525
Età : 35
Località : Vercelli
Data d'iscrizione : 17.03.10
Re: L'influenza dell'ambiente nella selezione del Jack Russell
Io ho due JRT, il maschio nato in allevamento, la femmina da un privato che ha un bel giardino. Entrambi, sono dolcissimi, instancabili coccoloni affettuosi e scatenatissimi torelli (del resto sono terriers) ma, hanno trovato da cuccioli un ambiente con tanto amore e affetto e hanno avuto entrambi un ottimo impriting con l'uomo.
Claudios- Numero di messaggi : 1252
Età : 63
Località : Ancona
Data d'iscrizione : 30.04.10
Re: L'influenza dell'ambiente nella selezione del Jack Russell
Cleo ha scritto:beh ma i tipi morfologici cosa centrano col fatto che il cane viva in appartamento o in un box in campagna?
chi alleva in appartamento magari porta fuori in campagna più spesso i propri cani e quindi gli fa fare più movimento di chi li alleva all'aperto che magari li tiene solo nelle gabbie... (è un esempio a caso, nessuno si senta tirato in ballo please!!!)
Nell'ambito della stessa morfologia possiamo avere soggetti completamente diversi l'un dall'altro, ed i fattori (concomitanti) sono anche e soprattutto l'ambiente, ma ripeto non lo si vede cosi' a stretto giro.
L'esempio accennato da Cleo ( allevamento in appartamento) , per un mio modo pensare , e' identito al sopraccitato "all'allevamento in campagna con le gabbie" ; per me (sottolineo x me) entrambi non rientranti nei canoni allevatoriali che dicevo sopra!
Re: L'influenza dell'ambiente nella selezione del Jack Russell
io ne ho 2 presi dallo stesso allevamento e portati a casa entrambi a 65gg...beh posso dire che sono cmpletamente diversi uno e tranquillo e coccolone e l altro una piccola peste combinaguai
ALEeTANIA- Numero di messaggi : 70
Età : 38
Località : Trecate
Data d'iscrizione : 20.08.11
Re: L'influenza dell'ambiente nella selezione del Jack Russell
VIP ha scritto:Cleo ha scritto:beh ma i tipi morfologici cosa centrano col fatto che il cane viva in appartamento o in un box in campagna?
chi alleva in appartamento magari porta fuori in campagna più spesso i propri cani e quindi gli fa fare più movimento di chi li alleva all'aperto che magari li tiene solo nelle gabbie... (è un esempio a caso, nessuno si senta tirato in ballo please!!!)
Nell'ambito della stessa morfologia possiamo avere soggetti completamente diversi l'un dall'altro, ed i fattori (concomitanti) sono anche e soprattutto l'ambiente, ma ripeto non lo si vede cosi' a stretto giro.
L'esempio accennato da Cleo ( allevamento in appartamento) , per un mio modo pensare , e' identito al sopraccitato "all'allevamento in campagna con le gabbie" ; per me (sottolineo x me) entrambi non rientranti nei canoni allevatoriali che dicevo sopra!
credo di aver compreso il tuo discorso, ma non so quanto possa contare il peso dell' ambiente sulla morfologia della razza contando che la selezione della stessa viene fatta ad opera dell'uomo.. (sono opinioni mie che non ho alcuna conoscenza scientifica).
Cleo- Numero di messaggi : 4525
Età : 35
Località : Vercelli
Data d'iscrizione : 17.03.10
Re: L'influenza dell'ambiente nella selezione del Jack Russell
VIP ha scritto:Cleo ha scritto:beh ma i tipi morfologici cosa centrano col fatto che il cane viva in appartamento o in un box in campagna?
chi alleva in appartamento magari porta fuori in campagna più spesso i propri cani e quindi gli fa fare più movimento di chi li alleva all'aperto che magari li tiene solo nelle gabbie... (è un esempio a caso, nessuno si senta tirato in ballo please!!!)
Nell'ambito della stessa morfologia possiamo avere soggetti completamente diversi l'un dall'altro, ed i fattori (concomitanti) sono anche e soprattutto l'ambiente, ma ripeto non lo si vede cosi' a stretto giro.
L'esempio accennato da Cleo ( allevamento in appartamento) , per un mio modo pensare , e' identito al sopraccitato "all'allevamento in campagna con le gabbie" ; per me (sottolineo x me) entrambi non rientranti nei canoni allevatoriali che dicevo sopra!
Per me (dico per me) invece è ben diverso....l'allevamento in campagna con gabbie differisce dall'allevamento in casa perchè in quest'ultimo caso (allevamento in casa) il soggetto allevato interagisce con persone e cose (oltre in alcuni casi ad altri animali) mentre nell'allevamento in gabbia anche se in campagna il soggetto non ha stimoli.
Anche l'ambiente influisce senz'altro a lungo andare, ma come ambiente intendo dire il luogo geografico....vedi le differenze caratteriali dei jack di origine australiana e dei jack di origine inglese....i primi abituati a vivere in ambienti vasti e meno ricchi di stimoli nel lungo periodo sono diventati di indole più tranquilla e se vogliamo si differenziano molto dai loro avi selezionati per la caccia. Ovviamente c'è anche un discorso di selezione (linee di sangue) ma io sono convinta che in questo caso l'ambiente abbia influito parecchio.
Per avere una situazione ottimale per preservare l'indole della razza sarebbe necessario, a mio avviso, ricreare le condizioni originarie.....praticamente fantascienza...è ovvio che l'allevamento modifichi l'aspetto fenotipico e caratteriale del cane specialmente quello in gabbia, è l'effetto della domesticazione oltre a quello ambientale, è successo così e continua a succedere così praticamente per ogni razza allevata....
L'allevamento ricco di stimoli mantiene più vivi l'aspetto caratteriale e l'indole del cane....anche se non completamente in quanto l'ambiente nel tempo varia.
In Russia sono stati fatti esperimenti sulla domesticazione delle volpi, dopo 40 generazioni la volpe non solo cambiava aspetto fenotipico presentando anche colorazioni del mantello diverse, ma cambiava anche il suo aspetto caratteriale (effetto della domesticazione)....
Re: L'influenza dell'ambiente nella selezione del Jack Russell
Veronique ha scritto:VIP ha scritto:Cleo ha scritto:beh ma i tipi morfologici cosa centrano col fatto che il cane viva in appartamento o in un box in campagna?
chi alleva in appartamento magari porta fuori in campagna più spesso i propri cani e quindi gli fa fare più movimento di chi li alleva all'aperto che magari li tiene solo nelle gabbie... (è un esempio a caso, nessuno si senta tirato in ballo please!!!)
Nell'ambito della stessa morfologia possiamo avere soggetti completamente diversi l'un dall'altro, ed i fattori (concomitanti) sono anche e soprattutto l'ambiente, ma ripeto non lo si vede cosi' a stretto giro.
L'esempio accennato da Cleo ( allevamento in appartamento) , per un mio modo pensare , e' identito al sopraccitato "all'allevamento in campagna con le gabbie" ; per me (sottolineo x me) entrambi non rientranti nei canoni allevatoriali che dicevo sopra!
Per me (dico per me) invece è ben diverso....l'allevamento in campagna con gabbie differisce dall'allevamento in casa perchè in quest'ultimo caso (allevamento in casa) il soggetto allevato interagisce con persone e cose (oltre in alcuni casi ad altri animali) mentre nell'allevamento in gabbia anche se in campagna il soggetto non ha stimoli.
Anche l'ambiente influisce senz'altro a lungo andare, ma come ambiente intendo dire il luogo geografico....vedi le differenze caratteriali dei jack di origine australiana e dei jack di origine inglese....i primi abituati a vivere in ambienti vasti e meno ricchi di stimoli nel lungo periodo sono diventati di indole più tranquilla e se vogliamo si differenziano molto dai loro avi selezionati per la caccia. Ovviamente c'è anche un discorso di selezione (linee di sangue) ma io sono convinta che in questo caso l'ambiente abbia influito parecchio.
Per avere una situazione ottimale per preservare l'indole della razza sarebbe necessario, a mio avviso, ricreare le condizioni originarie.....praticamente fantascienza...è ovvio che l'allevamento modifichi l'aspetto fenotipico e caratteriale del cane specialmente quello in gabbia, è l'effetto della domesticazione oltre a quello ambientale, è successo così e continua a succedere così praticamente per ogni razza allevata....
L'allevamento ricco di stimoli mantiene più vivi l'aspetto caratteriale e l'indole del cane....anche se non completamente in quanto l'ambiente nel tempo varia.
In Russia sono stati fatti esperimenti sulla domesticazione delle volpi, dopo 40 generazioni la volpe non solo cambiava aspetto fenotipico presentando anche colorazioni del mantello diverse, ma cambiava anche il suo aspetto caratteriale (effetto della domesticazione)....
Ho sottolineato molto bene che l'allevamento in campagna nelle gabbie, al pari delle galline ovaiole, e' per me non rientrante nei canoni allevatoriali.
Concordo con Veronique , ed in particolare "L'allevamento ricco di stimoli mantiene più vivi l'aspetto caratteriale e l'indole del cane....anche se non completamente in quanto l'ambiente nel tempo varia.
In Russia sono stati fatti esperimenti sulla domesticazione delle volpi, dopo 40 generazioni la volpe non solo cambiava aspetto fenotipico presentando anche colorazioni del mantello diverse, ma cambiava anche il suo aspetto caratteriale (effetto della domesticazione).... "; era proprio questo il "Risultato a Lungo termine" che intendevo...
E' vero che e' fantascienza ricreare l'habitat d'origine, ma e' pur vero che e' diabolico "contribuire" affinche' il fenotipo cambi il piu' presto possibile; il giusto, o meglio il famigerato "compromesso",come ogni cosa,sta' nella "mezza misura".
Re: L'influenza dell'ambiente nella selezione del Jack Russell
la proposta qual é? ciao!
Andrea- Numero di messaggi : 19640
Età : 37
Località : Milano
Data d'iscrizione : 15.12.08
Re: L'influenza dell'ambiente nella selezione del Jack Russell
io straquoto veronique..
La mia è nata in campagna con altri cani e cavalli, risultato una coccolona a casa ma fuori na terrorista..
La mia è nata in campagna con altri cani e cavalli, risultato una coccolona a casa ma fuori na terrorista..
FrancescoePIPER- Numero di messaggi : 965
Età : 43
Località : sciacca
Data d'iscrizione : 23.10.10
Re: L'influenza dell'ambiente nella selezione del Jack Russell
PIPER ha scritto:io straquoto veronique..
La mia è nata in campagna con altri cani e cavalli, risultato una coccolona a casa ma fuori na terrorista..
e la mia femmina che è cresciuta in gabbie all'aperto è come la tua ed il mio maschio cresciuto in condizioni simili a Lia è molto diverso da lei. Entrambi hanno interagito con altri cani e con persone anche se non so in quale misura eppure non sono uguali. Ma allora mi chiedo: esiste un modo ideale? E davvero può fare la differenza?? O l'indole è genetica a prescindere?
Giuliaeco- Numero di messaggi : 4986
Età : 45
Località : Savona
Data d'iscrizione : 31.07.10
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