Fargli capire che sbaglia.

Miki con Phebe&Kaos ha scritto:A beh è ancora piccolo il nano malefico. Ascolta,quando si legge che ci vuole pazienza,è perchè a volte ce ne vuole proprio tanta Continua a dire NO e non stancarti mai di ripeterglielo. E dopo i NO,se non smette,girati ed ignoralo. L'indifferenza è per loro il più grande castigo. E poi aggiungo che ti capiterà che non ascolti anche tra qualche mese. Io con Kaos che ha 9 mesi a volte faccio ancora fatica

Marco&Byron ha scritto:leggi questo.

I cani comunicano tra loro, ma anche con noi, usando soprattutto una sorta di linguaggio visivo dei segni.

Usano però anche la voce.


Se devono dare l'allarme per avvertire la famiglia che un nemico si sta avvicinando abbaiano, in modo da essere sicuri di essere sentiti da tutti, nemici compresi. Se invece vogliono minacciare qualcuno che si trova a breve distanza ringhiano. E lo fanno in genere per comunicare a chi hanno davanti che sta facendo una cosa che a loro da fastidio. Se analizziamo questi due segnali vocali ci accorgiamo che sono estremamente diversi. L'abbaio è emesso sempre a voce alta, con suoni secchi e ripetuti, ed è tanto più acuto quanto più il cane è spaventato dal nemico che ha di fronte. Il ringhio è invece un suono basso e profondo, che viene trascinato a lungo, e che deve essere sentito solo dal diretto interessato. Più forte è la minaccia espressa, più cupo e profondo risulta il suono. Sia l'abbaio che il ringhio sono comunque forme di linguaggio. E ci dicono che il cane in quel contesto sta provando a utilizzare la comunicazione sociale per risolvere un conflitto. Il cane che ha scelto di aggredire infatti in genere non comunica nulla, semplicemente prende la mira e attacca. La cosa interessante è che anche noi possiamo usare il tono di voce nello stesso modo per farci capire e per comunicare loro la nostra approvazione o disapprovazione. Per dire al cane che siete contenti di ciò che sta facendo provate a parlargli usando una voce festosa e squillante, ma allo stesso tempo non urlata. Le paroline dolci che si usano con i neonati vanno benissimo, e se vi ascoltate vedrete che il tono somiglia all'uggiolato dei cuccioli che accolgono la madre di ritorno alla tana. Per manifestargli la vostra disapprovazione dovete invece emettere una sola parola (io uso eeehii) col tono più basso e profondo che vi riesce, e trascinandola per diversi secondi. Fate la prova, vedrete che somiglia a un ringhio. Più lunga è la durata, più cupo e basso il tono di voce, più chiaro risulta l'avvertimento. I cani, tutti i cani, ne capiscono perfettamente il significato. Mentre se urlate "NO" il cane penserà che stiate abbaiando (ascoltate il suono della vostra voce) cioè che stiate dando l'allarme per un pericolo imminente. Un esempio concreto. Il cane punta un oggetto caduto a terra. Se non voglio che lo prenda gli lancio un eehiii a voce bassissima. L'effetto è immediato, il cane si ferma e mi guarda. Subito gli dico bravo perchè si è fermato, e lo richiamo. Gli spiego cioè che per evitare il conflitto con me deve allontanarsi dall'oggetto. E quando viene gli faccio un sacco di complimenti e lo premio con un bocconcino.


Luisa Mainardi

ho copiato ed incollato dal sito

http://www.doggypark.it/

giacomo ha scritto:mi raccomando quando gli dici no non chiamarlo per nome. non fargli associare il suo nome al rimprovero